L’azienda ha risposto all’appello di Confindustria per potenziare il laboratorio della scuola cittadina
Scuola chiama impresa e impresa risponde. Da oggi gli studenti del triennio di Tecnologia dell’occhiale all’Itis Segato potranno contare su un pantografo a controllo numerico Cms di ultima generazione a supporto della didattica, messo a disposizione da Tecnolook, azienda attiva nel campo dei prodotti e materiali per il settore, grazie all’intermediazione di Thélios. L’occhialeria ha risposto all’appello lanciato da Confindustria Belluno Dolomiti, che nei mesi scorsi aveva chiesto alle aziende del territorio di fornire macchinari e materiale, magari non utilizzati ma funzionanti e tecnologicamente avanzati, per implementare il laboratorio della scuola cittadina.
Thélios, che già fornisce materiali e frese alla scuola, con la Tecnolook di Gioacchino Busatta e Raffaele Baratto non solo ha messo a disposizione il macchinario all’avanguardia e sostenuto la gestione e i costi amministrativi dell’operazione, ma ha anche formato gli insegnanti e i tecnici di laboratorio che dovranno introdurre gli studenti all’utilizzo della nuova tecnologia.
Il pantografo Cms, una fresatrice a 5 assi funzionanti con un cnc, è un macchinario fondamentale nel processo di lavorazione dell’occhialeria. Richiede grande maestria ed esperienza per essere utilizzato nel pieno delle sue potenzialità. L’operatore Cms, oltre a saper usare correttamente gli strumenti di misura in dotazione quali calibro, spine e profondimetri, deve possedere competenze tecniche specifiche per essere in grado di gestire autonomamente il macchinario e modificare i programmi Iso al fine di produrre i frontali grezzi degli occhiali in conformità alle specifiche dei disegni tecnici forniti dalla progettazione.
«Si tratta di un trasferimento di competenze effettivo che dimostra come mondo dell’impresa e dell’azienda possano dialogare correttamente e in maniera proficua», afferma Marco Da Rin Zanco, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, promotrice dell’attivazione del corso all’Iti Segato. Più in generale, continua l’impegno dell’associazione degli industriali sul fronte delle competenze tecniche, essenziali in un contesto profondamente manifatturiero come quello bellunese. «Stiamo vivendo un momento difficilissimo a causa della crisi innescata dal Covid, ma l’acquisizione e l’aggiornamento di nuove competenze non si deve arrestare. Anzi», sottolinea Da Rin Zanco, «dalle competenze si dovrà necessariamente ripartire. Solo così saremo competitivi».
«Il mondo della scuola ha bisogno delle imprese e viceversa», afferma il dirigente scolastico del Segato Ilaria Chiarusi. «Questa donazione ci aiuterà a improntare una didattica ancora più vicina alle esigenze del mondo dell’azienda, quindi più centrata ed efficace. In questo modo, gli stessi studenti si sentono parte della realtà economico-produttiva del territorio». La scuola ha creato quest’anno una nuova funzione strumentale, “Relazioni con il territorio”, che nasce dalla consapevolezza dell’importanza di questa sinergia fra le imprese e l’istituto e dalla speranza che il dialogo instaurato continui e dia altri risultati importanti come quello raggiunto con la donazione della macchina e la relativa formazione.
«Fin dalla sua nascita Thélios ha riservato grande attenzione ai giovani del territorio e al loro futuro, sia attraverso attività nelle scuole che tramite percorsi di formazione e inserimento in azienda», dichiara infine Alessandra Cerentin, Direttore HR di Thélios. «Thélios crede fortemente nel dialogo costante tra scuola e azienda per poter dare ai giovani maggiori competenze e consapevolezza e favorire il loro inserimento del mondo del lavoro. Con questo nuovo macchinario nei laboratori della scuola e attraverso la preparazione dei docenti, permetteremo ai ragazzi di apprendere con tecnologie all’avanguardia e di affrontare il futuro lavorativo con maggiore specializzazione e più chance».
Corriere delle Alpi, 20 novembre 2020